Con la legge 3.2012, nota come legge salvasuicidi, il legislatore, in ossequio alle previsioni dell’Unione Europea, introduceva una serie di norme a tutela dei soggetti sovraindebitati, qualora fossero soggetti che in Italia venivano definiti come non fallibili, cioè non assoggettabili alla normativa fallimentare.
La norma era indirizzata, quindi, a tutti i soggetti privati ed imprenditoriali, fuorché alle società di capitale, ossia le S.r.l., le S.p.a., le S.a.p.a.
Gli strumenti previsti dalla normativa a tutela dei debitori erano:
- Il piano del consumatore
- L’accordo con i creditori
- La liquidazione controllata del patrimonio
Con il decreto legislativo 14.2019 viene innovata totalmente la legge fallimentare, poiché viene eliminato totalmente l’istituto del fallimento ed introdotta la liquidazione giudiziale e vengono innovati gli strumenti a tutela del debitore, ivi compreso il piano del consumatore, l’accordo con i creditori e la liquidazione controllata del patrimonio.
A tutele del debitore che sia un privato cittadino o titolare di partita iva, ma non titolare di una srl, spa, o sapa, i rimedi previsti sono:
- Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
- Il concordato minore ( ex accordo con i creditori )
- La liquidazione controllata del patrimonio
- Procedure familiari
- Incapienza
A tutela delle società di capitale indebitate gli strumenti sono:
- Piani di risanamento
- Piani di ristrutturazione
- Convenzioni in moratoria
- Procedure per i gruppi di impresa
- Gli accordi di ristrutturazione dei debiti
- Il concordato preventivo
- Liquidazione giudiziale